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Cantiere Terzo Settore … alcune pillole di aggiornamento

Di seguito una sintesi degli aggiornamenti.

Dalla partita Iva all’aggiornamento delle cariche sociali nel RUNTS, le ultime novità sulla normativa per il terzo settore. Per una lettura completa dell’aggiornamento al termine di ogni sintesi, viene proposto un link per accedere all’articolo completo su Cantiere Terzo Settore.    

Registro unico Terzo settore: come aggiornare le cariche sociali

A seguito degli aggiornamenti alla piattaforma, sono state introdotte modifiche alle pratiche di iscrizione e variazione dati su cariche degli amministratori e organi sociali dell’ente.

Ecco alcune indicazioni sulla compilazione, per evitare di sbagliare.

Nelle ultime settimane, all’interno della piattaforma del registro unico nazionale del Terzo settore sono state rilasciate alcune modifiche e aggiornamenti. Tra le novità introdotte, alcune riguardano le pratiche di iscrizione e variazione dati e nel dettaglio le voci selezionabili nei menu a tendina relative a:

  • le cariche degli amministratori dell’ente (sezione “Dati generali – Persone titolari di cariche sociali”)
  • gli organi sociali dell’ente (sezione “Ulteriori informazioni – Organi di amministrazione, controllo e revisione”)

A partire da settembre 2024 si riduce notevolmente la rosa di opzioni selezionabili per queste sezioni, rendendo più immediata (nonché più adeguata alla natura dell’ente) l’individuazione delle voci corrette.

Al seguente link puoi accedere e scaricare l’articolo completo.

Registro unico Terzo settore: come aggiornare le cariche sociali – Cantiere Terzo Settore

Delega nel registro unico del Terzo settore: manca un decreto

Lo ha spiegato Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali in risposta a un’interrogazione parlamentare, intervenendo anche sulle modalità di autentificazione digitale e la firma elettronica

Per rendere operativa la funzione di delega sul registro unico nazionale del Terzo settore è necessario attendere l’entrata in vigore del decreto ministeriale di adeguamento del dm 106/2020 alle modifiche apportate dalle nuove disposizioni recate dal ddl cosiddetto “Semplificazioni Ets” (legge 104/2024) al codice del Terzo settore. Sul testo del decreto ministeriale attuativo, già interamente predisposto, deve essere acquisita l’intesa della Conferenza Stato-Regioni.

Lo ha precisato Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del Governo intervenuta il 1° ottobre in Aula alla Camera dei Deputati per rispondere all’interrogazione dell’onorevole Simone Baldelli sulla necessità di semplificare le procedure di accesso e utilizzo del registro unico nazionale del Terzo settore (Runts). Sulle semplificazioni, in particolare la possibilità di delega per l’accesso al Runts, infatti, lo scorso luglio si è arrivati all’approvazione di un primo pacchetto di norme su sollecitazione anche del Forum Nazionale del Terzo settore e CSVnet, anche nell’ambito del Consiglio nazionale del Terzo settore.

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Delega nel registro unico del Terzo settore: manca un decreto – Cantiere Terzo Settore

Sport e Terzo settore, novità su Iva e investimenti pubblicitari

Nella conversione in legge del decreto legge Omnibus alcune agevolazioni

per associazioni sportive dilettantistiche e società sportive dilettantistiche.

È stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale n. 236 dell’8 ottobre 2024 la legge n. 143 del 7 ottobre 2024, di conversione del cosiddetto decreto legge “Omnibus” (dl n. 113/2024).  

In particolare, il decreto “Omnibus”, come convertito in legge, reca due disposizioni (artt. 3-4) che interessano anche le organizzazioni non profit: la prima consente alle associazioni sportive dilettantistiche (Asd) e alle società sportive dilettantistiche (Ssd) di escludere, fino al 31 dicembre 2024, dall’imposizione dell’Iva i corrispettivi derivanti dallo svolgimento delle attività istituzionali svolte, la seconda prevede alcune agevolazioni fiscali per gli investimenti pubblicitari realizzati dagli operatori del settore sportivo.

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Sport e Terzo settore, novità su Iva e investimenti pubblicitari – Cantiere Terzo Settore

Partita Iva e Terzo settore: indicazioni e strumenti

Dal 1° gennaio 2025 gli enti di tipo associativo che svolgono attività di prestazione di servizi o cessione di beni nei confronti dei propri associati dovranno aprire la partita Iva: questo tipo di attività, infatti, diventerà rilevante ai fini dell’imposta sul valore aggiunto.

Quando si parla di enti associativi si fa riferimento in particolare alle associazioni di promozione sociale (Aps), agli altri enti del Terzo settore (Ets) in forma associativa, alle associazioni “generiche” ex art. 148 del Testo unico delle imposte sui redditi (Tuir – dpr 917 del 1986), alle associazioni sportive dilettantistiche (Asd), etc. Le associazioni Onlus sono attualmente escluse da questa novità.

 

Quali sono le associazioni escluse dall’obbligo?

Sono escluse dall’obbligo di aprire partiva Iva le associazioni che non svolgono alcun tipo di attività commerciale rilevante ai fini Iva. Si tratta di associazioni che hanno solo ed esclusivamente entrate tipicamente istituzionali quali, ad esempio: quote associative, erogazioni liberali (donazioni), contributi pubblici che non abbiano natura di corrispettivo, e che non incassano quindi alcuna somma di denaro derivante dallo svolgimento di attività di natura commerciale nei confronti dei propri associati o di terzi (prestazioni di servizi o cessione di beni). Per tali associazioni non cambia nulla e anche dopo il 1° gennaio 2025 possono continuare ad operare con il solo codice fiscale.

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Partita Iva e Terzo settore: indicazioni e strumenti – Cantiere Terzo Settore

 

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